28.2.19

Zeppole di patate... e GRAZIE!




DOMANDA SERIA: qualcuno di voi sa dirmi se è possibile sponsorizzare, su Instagram, la foto di un account che non gli appartiene, senza che la persona alla quale appartiene se ne accorga?

Mi sento un po' scema a chiedervi questa cosa! Ma dovete capire che io 450 like, su una mia foto, non li avevo mai visti, e onestamente pensavo che non li avrei visti mai!!!
Perciò, quando questa cosa si è verificata con le mie zeppole di patate fotografate alla meno peggio col telefono solo per la voglia di condividerle virtualmente con voi, ho cominciato ad avere le traveggole.

- Amore, ma per caso mi hai sponsorizzato il post delle zeppole senza dirmi niente?!
- Coooosa? Ma sei pazza?!

Pazza di gioia, lo sono di sicuro!!!
Mi rendo conto che sembrerà stupido, ma vi assicuro che l'aver ricevuto un gesto di gradimento anche solo virtuale da parte di così tante persone è stato, per me, motivo di profonda gioia e di profondo senso di gratitudine.
Mi capita così tanto spesso di avere l'impressione che l'universo dei social sia dominato dalla compravendita dei like, e che tanti numeri si raggiungano solo perché magari tizio ha dato qualcosa di soldi alla piattaforma oppure barattato il suo "cuoricino" per quello dell'altro, che una soddisfazione GRATUITA, a zero spese (e zero sforzi), mi sembra, come dire, troppo bella per essere vera.

Non mi imbarazzo a dire che sono felice di essermela goduta come una bambina, con una sana sovreccitazione e fino in fondo! Nel suo valore prettamente simbolico, mi ha emotivamente ricompensata di tante volte che, per le manovre o l'hashtag di turno poco studiati, non sono riuscita a riceverla.
Perciò sappiate che, se il post era sponsorizzato, ora NON lo voglio sapere più!! :-D

Chiusa la frivola parentesi, vi ringrazio di cuore tutti! Nell'impossibilità di farlo offrendovi materialmente queste zeppole che tanta acquolina vi hanno fatto venire tra sabato e domenica scorsi, ve ne lascio almeno la ricetta, che in tanti volevate.
Ma vi avverto: queste zeppole si sciolgono in bocca, e sono così soffici che quasi sembra di non averle affatto mangiate. Insomma, con la scusa di quanto sono leggere, potreste ritrovarvi ad ingurgitarne una dietro l'altra...



ZEPPOLE DI PATATE

per 10-12 zeppole


230 g di farina Manitoba
50 g di acqua tiepida
5 g di lievito di birra fresco (oppure 3 g di quello disidratato)
150 g di patate (una media)
1 uovo
20 g di zucchero
4 g di sale
buccia di arancia e limone biologici
un cucchiaino di Limoncello (in alternativa, rhum)

inoltre

olio di semi di arachidi per friggere
zucchero semolato per la finitura




Prendete 50 grammi di farina dal totale previsto dalla ricetta e mescolateli in una ciotola con il lievito e l'acqua tiepida.
Coprite la tazza con un foglio di pellicola e lasciate fermentare il lievitino per 2 ore o comunque finché non risulterà pieno di bollicine e raddoppiato di volume.

Nel frattempo lessate la patata intera, sbucciatela e riducetela in purea (io l'ho schiacciata con i rebbi di una forchetta).
Frullate anche la farina insieme allo zucchero, al sale e alla buccia di agrumi (prelevata con un pelaverdura) fino a ottenere una miscela omogenea. Questo è un trucchetto che io uso sempre e che vi risparmierà di grattugiare la buccia a mano.

Nella planetaria (o in una ciotola capiente) unite il lievitino, la purea di patate e la miscela di polveri e iniziate ad impastare.
Unite infine l'uovo e il liquore e impastate fino ad ottenere un impasto appiccicoso che faticherà a staccarsi dalle pareti della ciotola.

Lasciate lievitare l'impasto per una notte intera (almeno 8 ore) in frigorifero.

Rovesciate l'impasto sul piano da lavoro leggermente infarinato e dividetelo in circa 12 pezzi che andrete ad assottigliare con le dita fino a formare dei cordoncini.

Sovrapponete le due estremità di ciascun cordoncino e ripetete l'operazione fino ad esaurimento dell'impasto. Lasciate lievitare ancora mezz'ora.

Friggete le vostre zeppole in olio di semi bollente per massimo 1 minuto per lato. Quando risultano dorate in maniera uniforme, sono pronte.
Trasferite le zeppole via via pronte su un vassoio rivestito di carta assorbente e, una volta pronte, ripassatele nello zucchero.

Servite le zeppole ancora calde o almeno tiepide.


NOTA:

- Le zeppole sono fatte per essere consumate al momento: se vi avanzano, riscaldatele brevemente al microonde o in forno prima di consumarle (comunque entro il giorno successivo).


P.S.: Avete già letto del mio nuovo progetto?
Se non l'avete ancora fatto, colgo qui l'occasione per invitarvi a farlo! Qualcosa mi dice che lo prenderete a cuore anche voi... :)

1 commento:

  1. Io di instagram ne so proprio poco, però caspita queste zeppole sono state un successo! E ci credo, sono di una bontà unica e quella foto si mangia con gli occhi :) Buon fine settimana

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