25.2.19

"La riceTTa della madeleine": il bello (e utile) della condivisione



Ci sono verità per le quali poco importa chi siamo e da dove veniamo: nella memoria di ciascuno di noi esiste un legame intrinseco e viscerale con almeno una ricetta, una “madeleine di Proust” che evoca in noi dolci ricordi, e questa sorta di incantesimo ci rende tutti intimamente simili e uniti.

È da questa piccola riflessione che nasce La riceTTa della madeleine, un progetto di condivisione delle vostre ricette del ricordo e del conforto!

Lo scopo del progetto è quello di racimolare il maggior numero di ricette casalinghe (italiane e dal mondo) per creare una raccolta di "eredità affettive" legate al cibo condiviso nell'ambiente domestico, oltre che una rete di condivisione grazie alla quale sempre più ricette del ricordo “disperse” possano essere recuperate!


❗ Ecco come partecipare a questo progetto ❗



Scrivi la tua ricetta del ricordo in un commento a questo post!
Prenditi il tempo e lo spazio che desideri e che ti occorre per raccontare da dove nasce, a chi la associ (persone care, amici di famiglia, conoscenti o addirittura sconosciuti...) e quali ricordi ti evoca. Le polpette che mangiavo da nonna, la torta della signora Maria, la zuppa di latte delle colazioni del sabato mattina... le ricette che rievocano il vostro passato (lontano o vicino) rappresentano tutte, indistintamente, un prezioso contributo per questa raccolta!

❗ La ricetta deve corrispondere (o quantomeno essere il più possibile fedele) alla sua versione originale, perciò l'ideale sarebbe chiederla direttamente alla persona che la preparava/prepara (l'amica di mamma, la signora del piano di sopra, la zia emigrata, la badante di nonna o chicchessia)!


Invita una persona (o più) che potrebbe avere, a sua volta, una ricetta da condividere!
Prima di pubblicare il commento con la tua ricetta su questa piattaforma, non dimenticare di aggiungere la nota in coda: "Passo il testimone a (nome della persona scelta ed eventuale nome del blog)!
Invia infine il link diretto a questo post alla persona in questione, affinché possa dare anche lei il suo contributo (se le va!).

La riceTTa della madeleine sarà condotta in parallelo qui, sul mio profilo Instagram e sulla mia pagina Facebook: tra queste tre piattaforme, scegli tu quella dove condividere la tua ricetta!
Se la persona da te scelta non è registrata sulla piattaforma dove condividi tu, invitala su quella dove lo è, semplicemente taggandola nel post dedicato al progetto.
In alternativa, pubblica tu per lei, ma ricorda di specificare il nome e cognome della persona della quale ti fai portavoce!


⁉ E se volessi pubblicare personalmente la ricetta
su Facebook, su Instagram o sul mio blog,
magari con una foto del risultato oppure
dell'originale scritto a mano ⁉


✅ Sarebbe un'idea meravigliosa e un regalo vero e proprio! L'importante è che non dimentichi di lasciare il link al tuo post nei commenti qui sotto o sugli altri miei profili social, in modo che io possa risalire alla tua ricetta e radunarla poi insieme alle altre!


⁉ E se ho una ricetta del ricordo,
ma purtroppo le persone che la preparavano non ci sono più
o non ne ricordano dosi e procedimento ⁉


Prova ad elencarne tutti gli ingredienti e a descrivere ogni percezione legata al gusto che ti dava: con il tuo aiuto e un po' di impegno, tenterò di risalire alla tua ricetta e a metterne a punto le dosi e il procedimento per provare a “riportarla in vita”!


⏳ La raccolta NON ha termini di scadenza!

📥 Puoi contribuire con un numero indefinito di ricette e pubblicarle anche per conto di chi non ha un profilo social!

👇🏼 Qui sotto trovate
un esempio in cui vi mostro come partecipare! 👇🏼



Buon lavoro di recupero delle madeleines tutti noi!

:*


* ESEMPIO *

Alle elementari, il sabato mattina non c'era scuola, ma a farmi correre in cucina non più tardi delle 9 c'era ogni volta la speranza che mamma fosse riuscita a farsi dare dal contadino le due uova fresche per prepararmi lo zabaione.
Sbatti, sbatti, sbatti lo zucchero con i tuorli, "mamma fa' presto che muoio dalla voglia di mangiarlo! Metti un poco di caffè... ti prego mamma, un po' di più!... mmmmmmm, come faccio a non mangiarlo tutto?! Devo resistere! Un po' lo devo mettere a raffreddare, così per la solita magia il caffè si separa dallo zabaione e va a finire tutto sul fondo, e sembra quasi di mangiare un dolce!".
Apro e chiudo ogni dieci minuti il frigorifero per vedere che succede, il tempo mi sembra non passare mai, ma vale la pena aspettare, perché dopo un'oretta la crema diventa densa quasi da fare "il filo" quando la prendo con il cucchiaino!
Il senso di felicità che provo a scoprire che, sotto, lo strato di caffè freddo freddo c'è, è qualcosa che... resterà scritto nei miei ricordi di bambina e di donna adulta, insieme ad ogni singolo gesto di quei sabati mattina, per tutta la vita. :)

LO ZABAIONE DEL SABATO MATTINA

2 tuorli
2 cucchiai rasi di zucchero
una  tazzina di caffè


Passo il testimone a Pincopallino del blog Pappaeciccia


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