Preparare marmellate e confetture è sempre stato uno dei miei passatempi preferiti.
Se ho un po' di frutta matura non riesco a resistere: devo cuocerla con il suo sughino e lo zucchero e trasformarla in una bella conserva da consumare per delle colazioni, degli spuntini energetici o dei dolci casalinghi golosi e genuini!
Oggi, oltre che la mia ricetta per una profumatissima confettura di prugne rosse, voglio darvi dei piccoli suggerimenti utili per realizzare una confettura di frutta il più possibile naturale, dolce pur senza l'aggiunta di tanto zucchero, densa pur senza l'aggiunta di gelificanti chimici e che si conservi per il giusto tempo.
Vediamo insieme di seguito quali sono:
Vediamo insieme di seguito quali sono:
- Per prima cosa, scegliete frutta matura al punto giusto. Il suo contenuto di fruttosio (lo zucchero naturalmente contenuto nella frutta) è maggiore rispetto a quello della frutta più acerba, quindi vi farà risparmiare sulle quantità di zucchero raffinato da aggiungere per ottenere una confettura sufficientemente dolce e che non vada a male in tempi troppo brevi.
- Lasciate macerare la frutta con lo zucchero per almeno 6 ore. Questa rilascerà tutti i suoi succhi e la sua pectina (quella sostanza che di solito si addiziona in forma chimica nelle confetture industriali per migliorarne la densità e la conservazione), rendendo più rapido il processo di gelificazione in fase di cottura.
- Utilizzate solo frutta non trattata, possibilmente acquistata a Km0 e, quando possibile, non eliminate la buccia: rispetto alla polpa, contiene una percentuale di pectina maggiore.
- Calcolate la quantità di zucchero semolato da utilizzare in base alla dolcezza naturale e al peso netto della frutta.
Per un chilo di frutta sbucciata e privata dei noccioli sono sufficienti 300 grammi di zucchero semolato; se la frutta è molto zuccherina (fichi, uva, ecc.) o particolarmente matura, anche 200 grammi sono sufficienti.
- Il "segreto" per una confettura dolce e appetibile che non vada a male in tempi troppo brevi non è la quantità di zucchero addizionata alla ricetta bensì una cottura eseguita con i dovuti accorgimenti. Utilizzate un tegame abbastanza ampio per aumentare la superficie di evaporazione dell'acqua, rimestate continuamente e cuocete dapprima a fiamma alta, poi a fiamma dolce per circa 1 ora (anche meno, a seconda della quantità di frutta).
Personalmente non uso la "prova piattino" per verificare la cottura ma mi regolo "a occhio": quando la frutta ha raggiunto la giusta consistenza gelatinosa lo notate quasi ad occhio nudo.
- Preparate piccole quantità di confettura per volta: le confetture con pochi zuccheri aggiunti deperiscono più velocemente rispetto a quelle molto zuccherate, quindi è decisamente preferibile invasarne una piccola quantità da consumare in tempi brevi (massimo 2 settimane dall'apertura del barattolo) piuttosto che tenere in frigorifero per lungo tempo un barattolo grosso.
Questa che leggete di seguito è la mia ricetta della confettura di prugne rosse.
I frutti che maturano tra fine luglio e settembre sono solitamente così dolci e profumati che il gusto della confettura che se ne ottiene quasi si confonde con quello delle amarene: è questa l'impressione che ho avuto io nell'assaggiare questa golosità!
Io sono del partito delle confetture con i pezzetti di frutta interi che creano delle golose cupolette sulle fette biscottate e che si fanno sentire sotto al palato... e voi, di che confettura siete?! Leggete il procedimento e... a ciascuno la sua!
Anche questa ricetta è studiata per l'appuntamento del venerdì con la rubrica settimanale Il sorriso vien mangiando... sano! curata a quattro mani con la Nutrizionista Maria Rosaria Amoroso.
Ogni venerdì io, Raffaella, vi regalo una ricetta, e la nutrizionista, Maria Rosaria, i motivi per prepararla: ad ogni ricetta, la sua pagella nutrizionale!
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CONFETTURA DI PRUGNE ROSSE
A BASSO CONTENUTO DI ZUCCHERI
per un barattolo da circa 350 grammi
500 grammi di prugne rosse non trattate (peso da snocciolate)
100-150 grammi di zucchero semolato
il succo di mezzo limone
Tagliate le prugne perfettamente lavate e private dei noccioli in pezzetti della dimensione desiderata (per me "pezzettoni").
Ponete la frutta in un tegame antiaderente abbastanza ampio, spruzzatela con il succo di limone e ricopritela uniformemente con lo zucchero.
Coprite con un coperchio e lasciate macerare per almeno 6 ore (io una notte intera).
Trascorso tale tempo, lo zucchero si sarà quasi completamente dissolto e la frutta avrà rilasciato tutti i suoi succhi e la sua pectina.
Non dimenticate di sterilizzare il barattolo prima che la confettura sia pronta!
Potete farlo nella maniera classica, immergendo il barattolo in una pentola con dell'acqua e facendolo bollire per alcuni minuti, oppure in modo più veloce al microonde, riempendo il barattolo per 3/4 con l'acqua e lasciandola bollire al suo interno per un minuto dopo il primo bollo.
E' consigliabile sterilizzare anche il coperchio del barattolo, immergendolo nell'acqua ancora bollente nel primo caso e versandovi l'acqua bollente bollita nel barattolo nel secondo.
Qualunque metodo scegliate per sterilizzare il contenitore della vostra conserva, l'importante è che sia il barattolo che il coperchio risultino perfettamente asciutti al termine del processo.
Cuocete la confettura su fiamma alta fino a 5 minuti dopo il bollore, quindi abbassate la fiamma a medio-bassa e continuate la cottura per almeno altri 25 minuti o comunque fino a quando il tutto non si sarà ridotto notevolmente di volume e non avrà assunto una consistenza gelatinosa e più o meno densa.
Se preferite una confettura più liscia e omogenea, passatela al frullatore a immersione due minuti prima di terminare la cottura (io non l'ho fatto).
Per ulteriore verifica della cottura, fa fede la "prova piattino" (versate una goccia di confettura al centro di un piattino raffreddato in freezer: se non cola via, la confettura è pronta).
Trasferite immediatamente la confettura ottenuta nel barattolo sterilizzato, chiudetelo perfettamente con il tappo a chiusura ermetica e capovolgetelo su un piano per creare il sottovuoto e perfezionare la sterilizzazione del coperchio.
Aspettate che il barattolo si raffreddi completamente prima di aprirlo e, una volta fatto, consumate la vostra confettura entro un massimo di 2 settimane.
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