I dolci al cucchiaio sono la mia passione! La loro consistenza cremosa e leggera e il loro sapore solitamente molto delicato sono per me una vera e propria coccola per il palato e per l'umore.
Quello che vi presento oggi viene direttamente dal Libano... in tutti i modi in cui ciò sia possibile! ^_^
Il muhallabia è, infatti, un dolce al cucchiaio di origine libanese molto diffuso in tutti i paesi arabi ed uno dei più conosciuti e apprezzati al mondo per la sua estrema leggerezza. Si tratta di una sorta di budino di latte e riso, semplicissimo negli ingredienti e nella preparazione, reso però estremamente raffinato dall'aggiunta dell'acqua di rose e dei pistacchi.
Chi mi segue qui e sui vari social sa benissimo che non preparo mai le mie ricette a partire da miscele preconfezionate, ma in questo caso avevo ben due ottime ragioni: la prima, che il preparato in questione mi è stato regalato dal mio carissimo amico Robert, di origini libanesi; la seconda, che prevede solo ingredienti di origine naturale, ovverosia zucchero bianco di canna, farina di riso e mastic. Quest'ultimo è un addensante naturale, simile alla gomma arabica, prodotto a partire dalla resina degli alberi di cedro (dei quali, come saprete, il Libano è ricchissimo). Il suo caratteristico aroma di cedro si sposa meravigliosamente con quello dell'acqua di rose preparata in casa, con la quale condivide le proprietà rinfrescanti. [qui la foto del preparato in questione]
Dopo aver confrontato le dosi e il procedimento indicati sulla confezione con quelli trovati in rete per preparare il muhallabia casalingo, ho messo a punto questa ricetta; non preoccupatevi se non avete il mastic e l'acqua di rose, la sua delicatezza vi conquisterà lo stesso!
La ricetta di questo dolce leggero, fresco e senza glutine è ovviamente dedicata alla rubrica settimanale Il sorriso vien mangiando... sano! curata a quattro mani con la Dottoressa nutrizionista Maria Rosaria Amoroso.
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MUHALLABIA (dolce arabo di riso)
dosi per 4 persone
per l'acqua di rose
i petali di due rose non trattate
acqua q.b. (preferibilmente distillata)
per il budino di riso
500 gr di latte fresco intero
50 gr di zucchero bianco di canna biologico
25 gr di farina di riso
1 cucchiaio di acqua di rose
pistacchi al naturale e petali di rosa essiccati per decorare
Due o tre giorni prima di preparare il budino, preparate l'acqua di rose e mettete ad essiccare i petali: staccate delicatamente i petali alla base del fiore e lavateli con altrettanta cura.
Tamponate quelli da essiccare (ne bastano pochi) con della carta da cucina, quindi disponeteli tra due strati di carta assorbente asciutta, fermate i lembi della carta con delle mollette e mettete ad essiccare su uno stendibiancheria.
Coprite i restanti con tanta acqua quanta ne basta a coprirli, quindi portate a un leggerissimo bollore e lasciate in infusione per un'ora. Trasferite l'acqua di rose ottenuta in una tazzina, coprite con pellicola alimentare e conservate in frigorifero fino al momento dell'utilizzo.
Preparate il budino: ponete la farina di riso e lo zucchero in un pentolino dal fondo spesso, quindi aggiungete una piccola parte di latte, quanta ne basta ad emulsionare le polveri e sciogliere i grumi.
Quando avrete ottenuto una cremina liscia, aggiungete il resto del latte, mescolando sempre con una frusta a mano per amalgamare.
Trasferite il pentolino su fiamma bassa e cuocete la crema, girando continuamente come fareste per una classica pasticcera. Non appena si sarà addensata ed avrà iniziato a fare le bolle (dopo circa 10 minuti), toglietela dal fuoco e aggiungete l'acqua di rose.
Lasciate raffreddare a temperatura ambiente, mescolando di frequente, e quando è quasi del tutto fredda distribuitela nelle tazzine o nelle coppette per le vostre monoporzioni.
Trasferite i vostri muhallabia in frigorifero fino al momento di servirli, guarniti con i pistacchi e i petali di rosa (ma anche uva sultanina, mandorle, o quello che preferite).
NOTE:
- L'acqua di rose si conserva in frigorifero fino a dieci giorni. Potete sostituirla (o utilizzarla in abbinamento) con l'acqua di fiori d'arancio; in assenza dell'uno e dell'altro aroma, andrà benissimo un pezzetto di buccia d'arancia biologica, privata dell'albedo e lasciata in infusione finché il muhallabia non si sarà raffreddato.
- Una versione senza lattosio di questa ricetta è il mahalibiya, ricetta altrettanto diffusa in Medio Oriente, realizzata con il latte di mandorle.
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