L'accostamento dei sapori vegetali ai dolci mi ha sempre intrigato molto.
Non è un caso che le mie merendine preferite, quand'ero piccola, fossero queste, né che i dolci a base di carote siano tra quelli che preparo più volentieri.
Per questo, quando ho scoperto i tartufi provati un anno fa dalla Ale per lo Starbooks, non ho potuto fare a meno di metterli subito nella mia lista dei da fare prestissimo!
Tuttavia sono passati mesi da quando ho salvato, tra le mie bozze, questa ricetta: aspettavo di trovare, al mercato rionale, le carote più buone, tenere e fresche... finché, pochi giorni fa, non ho avuto fortuna!
Questi tartufi sono semplicemente deliziosi: allegri, eleganti, tanto morbidi e delicati da essere più simili a dei pasticcini, di quelli che serviremmo per accompagnere un buon tè.
Li ho offerti ad alcuni parenti e amici, sicura che non avrebbero disprezzato.
Sono tartufini al cocco!
E subito l'inevitabile domanda: cosa c'è dentro che li rende arancioni?
Ditemi prima se vi piacciono, poi ve lo dico...
Dopo l'assaggio, il lievissimo retrogusto agrumato dei tartufi ha fatto sì che quasi tutti scommettessero sull'arancia.
È stato quando mi hanno visto scuotere la testa che hanno dato il via al Tototartufo: l'albicocca, la pesca, il caco, la papaya... e quando è arrivato, ineluttabile, il momento di passare in rassegna anche le verdure, perfino la zucca è saltata fuori prima delle carote!
Svelata la vera identità dei graziosi tartufini, ho temuto di sentirmene dire di tutti i colori, invece tutti gli assaggiatori di turno sono stati d'accordo nel dire che erano davvero buoni... e nel farli sparire nel giro di cinque minuti!
Avrei dovuto prevederlo, che dimezzare le dosi non sarebbe stata una buona idea! ;-)
Queste le mie digressioni sul tema:
- ho cotto le carote al microonde, per rendere più veloce la cottura e riscaldare il meno possibile l'ambiente della cucina;
- nella ricetta originale, la dose di farina di cocco da utilizzare per l'impasto è approssimativa, così ho calcolato una media delle quantità indicate dalla Alexiadou per fornirne, a chi volesse provarli, una dose più precisa;
- assaggiando l'impasto durante la preparazione, ho apprezzato molto l'aroma fresco e vivace dato dalla zeste di limone grattugiata, così ho preferito omettere l'estratto di vaniglia.
Di seguito la ricetta, alla fine le mie considerazioni.
TARTUFI ALLA CAROTA di Vefa Alexiadou
dosi per 20 piccoli tartufi
250 gr di carote tenere
100 gr di zucchero semolato extrafine
100 gr di farina di cocco
zeste grattugiata di un limone medio
inoltre
25 gr di farina di cocco per ricoprire i tartufi
Porre dell'acqua in una casseruola di vetro o ceramica e portarla a bollore nel forno a microonde, impostato alla massima potenza (ci vorranno circa 8 minuti).
Nel frattempo pelare le carote, quindi immergerle nell'acqua bollente e cuocerle alla massima potenza per
Lasciarle intenerire nell'acqua bollente per altri 10 minuti, a forno spento, quindi scolarle, lasciarle raffreddare e
In una casseruola, amalgamare le carote con lo zucchero
Quando il composto risulterà asciutto e caramellato (la consistenza sarà simile a quella di una confettura), toglierlo dal fuoco, lasciarlo intiepidire, quindi incorporarvi
Compattare il composto con il dorso del cucchiaio (questo faciliterà la formazione dei tartufi) e trasferirlo in frigorifero per almeno mezz'ora.
Al momento di formare i tartufi, riprendere il composto e, con l'aiuto di un cucchiaino, prelevarne piccole quantità dalle quali ricavare tante palline di circa 2,5 cm di diametro.
Passare ciascuna pallina nella farina di cocco, quindi mettere i tartufi così ottenuti in pirottini di carta e conservarli in frigorifero, in un contenitore a chiusura ermetica, fino al momento di servirli.
CONSIDERAZIONI PERSONALI:
- Gli ingredienti di questa ricetta sono dosati in proporzioni perfette, anche in relazione alla resa finale.
La presenza delle carote si intuisce a malapena: è il cocco rapé a prevalere, con il suo sapore e la sua consistenza, senza per questo risultare stucchevole.
La quantità di zucchero indicata è ideale se si vogliono dei tartufi che siano dolci al punto giusto.
- Il cocco ha un sapore delicato che la vaniglia avrebbe senz'altro contribuito a rendere più rotondo, fine e avvolgente.
Non mi sono pentita, tuttavia, di omettere questo aroma in favore del limone, che a mio parere smorza un po' il grasso della noce di cocco, conferendo ai tartufi un retrogusto agrumato, molto fresco e leggero.
- La formazione dei tartufi è l'unica fase che richiede un pizzico di pazienza: poiché la farina di cocco rende l'impasto particolarmente friabile, non è possibile formare le palline tra i palmi delle mani (come faremmo per i tartufi al cioccolato), ma bisogna compattare e arrotondare i pezzetti d'impasto delicatamente, con l'aiuto delle dita.
In conclusione, tartufi alle carote PROMOSSI!
E con questa ricetta partecipo all'appuntamento mensile con lo Starbooks Redone
Bravissima, Raffaella!!!
RispondiEliminaE proprio oggi sullo Starbooks leggerai una sorpresa che riguarda il Redone...stay tuned ;)
Wow, stavolta l'hai fatta tu a me! :D
EliminaAttendo curiosa! ^_^
Certo che l'ingrediente mancante che dicevi ieri fossero le carote non me lo ero immaginato :)
RispondiEliminaAhahah... per non indovinarlo tu che sei la maga dell'ingrediente segreto, mi sa che ho giocato proprio sporco! :°D
EliminaGrazie Stefy! :**
approvato anche da me, devo essere buonissime, complimenti, anche per me limone invece di vaniglia
RispondiEliminaChe belli, Raffaella!!! Ti sono venuti benissimo :)
RispondiEliminaSe non sbaglio, ricordo che non avevo avuto particolari problemi con la formazione delle palline. La differenza, potrebbe essere dovuta all'umidità residua delle carote dopo la seconda cottura (quella con zucchero e zeste di limone), oppure alla quantità di cocco disidratato. Comunque sia, da quello che ho letto, il risultato è stato molto gradito... :-)
Grazie!!!
Cara Ale, grazie a te, anche per avermi suggerito l'ipotesi del residuo di umidità nelle carote; quando l'ho tolto dal fuoco, il composto mi sembrava ben caramellato e asciutto, ma la prossima volta lo terrò qualche secondo in più!
Elimina... ok, lo ammetto: è soltanto una scusa per preparare di nuovo questi deliziosi dolcetti! ^_^
Bravissima Raffaella!!!!
RispondiEliminaCarinissimi e sicuramente squisiti! Bello poi il tototartufo per scoprire l'ingrediente segreto: ti sarai divertita un sacco. ^_^
Ahahahah, tantissimo Mapi!
EliminaGrazie! :**
Li adocchiai anche io e li ho nella lista da fare da tempo. Vedendo i tuoi risultati non posso non cimentarsi anche io :) fantastici!!!
RispondiEliminaPaola abbiamo molti gusti in comune! :D
EliminaVà pure a ruota libera: sono davvero sfiziosissimi!
Un bacio *
Questi dolcetti sono buonissimi...Io ne farei indigestione...
RispondiEliminaRaffaaaaaa è strepitosa questa ricetta!!!!!! sarà che io adoro le carote...e il cocco! Li voglio provare a fare quanto prima.. smackkkk
RispondiEliminaAllora te li stra-consiglio, dolce Claudia!
EliminaUn abbraccio grandissimo! *
Anche a me piacciono molto i dolci a base di carote, e questi, caspiterina, non li conoscevo!! mi sembrano uno spettacolo!! non vedo l'ora di provarli :)
RispondiEliminaa presto :)
Grazie Peanut! ^_^
EliminaSe li provi fammi sapere se ti sono piaciuti! *
sono contentissima che tu abbia scelto una ricetta di vefa, un libro che ho adorato e che riprendo molto spesso. i tuoi tartufini sono perfetti, mi piace anche l'idea di usare il microonde per motivi "termici"!
RispondiEliminagrazie per aver partecipato al redone :)))
Credo che proverò con molto piacere anche altre sue ricette, di questa sono rimasta davvero contenta!
EliminaGrazie a te Cristina! *
Ecco qui la mia collega del redone :)
RispondiEliminaAnche tu appassionata come me di questo appuntamento...sei molto brava perchè le tue considerazioni sono sempre molto azzeccate e il risultato ogni volta ottimo.
Un abbraccio!
Grazie di cuore "collega"! ^_^
EliminaLo sai che ricambio con tutto il cuore. :**
@TUTTE: grazie mille!!!
RispondiEliminaBuon fine settimana! :**
Raffaella, questo me lo ero perso! Una ricetta che non ricordo di aver visto sul libro della Vefa, ma ne ha talmente tante. Ed è bellissima!
RispondiEliminaIl tuo lavoro come Redoner è sempre impeccabile. Hai visto che belle novità questo mese? Mi raccomando di non perderti i contest che partiranno solo per voi!
Ti abbraccio cara, sei davvero grandissima. Pat
non potevo cascare meglio!!! :)
RispondiEliminastavo cercando qualcosa sull'abbinamento carote/cocco e guarda che sorpresa!
grazie
irene
Irene, mi fa veramente piacere che la mia proposta ti sia tornata utile! ^_^
EliminaQuesti tartufini li ho rifatti proprio ieri, li ho usati come decorazione per una torta fredda all'ananas... hanno fatto la differenza!
Grazie a te!
Ottima idea...io adoro le carote e il cocco...ricetta da provare assolutamente!!! Grazie per la ricetta!!!!
RispondiEliminaMi unisco ai tuoi lettori..
A presto...