18.3.13

Un Pane per il Giovedì Santo


 

Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:
«Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me»


Sono tantissime le circostanze in cui il Signore parla di sé attraverso il segno del pane.
Al popolo che cammina nel deserto, Egli dona la manna come segno della Sua premura per l'uomo; per donarsi in abbondanza a tutti, Egli farà compiere al Suo Figlio il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Eppure, al tentatore maligno, il Figlio di Dio risponde «Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
Ai discepoli, Gesù insegna a chiedere, nella preghiera, il pane quotidiano, quello necessario alla vita: il pane della tavola, frutto del lavoro dell'uomo, ma soprattutto il pane di Dio, Parola di Salvezza e di Vita eterna.
Come un pane Gesù, nell'ultima cena coi suoi Dodici, si spezza e si offre per tutti: Egli ha voluto il pane come segno vero e concreto del dono di tutta la sua vita per noi.
E da allora, sempre, l'offerta pura, il dono del nutrimento, si rinnova nelle celebrazioni eucaristiche: per mezzo del Pane, l'amicizia tra noi e Dio risorge a vita nuova.

In questo cibo tanto umile quanto prezioso, frutto della terra e del lavoro umano che sfama e dà energia, simbolo della vita e della dignità dell'uomo, è racchiusa tutta l'essenza del messaggio cristiano.
Ecco perché, per prepararmi a celebrare la Pasqua di Resurrezione anche a tavola, non potevo non pensare innanzitutto a un buon pane!
Il "caso" vuole che quello che ho voluto condividere con voi oggi sia proprio un pane dell'attesa: sotto il profilo nutrizionale, la segale è molto simile al frumento, ma poiché contiene meno glutine di quest'ultimo, i tempi di panificazione che la farina derivata da questo cereale richiede sono senz'altro più lunghi.
Gustosa, rustica e morbidissima, questa pagnotta, ricca in vitamine, fibre e sali minerali, è perfetta per valorizzare ulteriormente il cesto del pane che porteremo in tavola a Pasqua, ma, con l'aggiunta dei semi di sesamo, diventa anche un accompagnamento perfetto per una gita fuori porta... se avete in programma un bel pic nic per il vostro Lunedì in Albis, fateci un pensierino!



Con questa ricetta partecipo al contest indetto dalla Sarchio!
Se vi va, potete aiutarmi a rientrare tra le prime classificate: ogni vostro "Mi piace" alla mia ricetta pubblicata sulla Pagina Facebook della Sarchio varrà 1 punto!
Grazie a tutti!





PANE DI SEGALE con semi di sesamo
dosi per una pagnotta di circa 700 gr



 
Miscela per Pane di Segale (io Molino Chiavazza), 500 gr
Acqua calda, 350-370 ml
Lievito di birra disidratato, 1 cucchiaino (o 1/3 di cubetto di quello fresco)
Olio extravergine di oliva (io Sarchio), 2 cucchiai 
Zucchero di canna (io Sarchio), 1 cucchiaino
Sale integrale (io Sarchio), 2 cucchiaini
  
inoltre

Semi di sesamo (io Sarchio), 2 cucchiai + 1 per la superficie





Unire la miscela per il pane, il sale e lo zucchero in una terrina.
Praticare un buco al centro, quindi unire l'olio e versare un po' per volta l'acqua calda, impastando dapprima con un cucchiaio, poi a mano, per circa 10 minuti. Non aggiungere più acqua di quella indicata: l'impasto deve risultare ben idratato e liscio ma lavorabile.
Incorporare alla fine i semi di sesamo, quindi lasciar lievitare l'impasto ottenuto nella ciotola coperta con un panno umido per circa 3 ore.
Trascorso il tempo di lievitazione, staccare l'impasto dalla ciotola, versarlo su una teglia leggermente unta d'olio e dargli la forma di una pagnotta.
Cospargere la superficie coi semi di sesamo e lasciar lievitare ancora 1 ora, coperta con un panno umido. 
Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per circa 45 minuti.


  



NOTE:

- La miscela da me utilizzata contiene una parte di farina di segale, due parti di farina "0" e una piccola percentuale di pasta acida disidratata. Se voi avete a disposizione i due tipi di farina, miscelatele secondo le suddette proporzioni, avendo cura di aumentare di poco la quantità di lievito (o, se preferite, il tempo di lievitazione).

- Questo pane si presenta leggermente croccante fuori ma molto soffice dentro: usatelo per accompagnare formaggi freschi o stagionati, uova, frittate, ma anche per fare una buona colazione o una sana merenda con un velo di burro e marmellata!

8 commenti:

  1. Ciao Raffaella, benritrovata! :)
    Nella sua semplicità il pane è veramente il cibo più buono che c'è! E questa tua versione rustica mi piace tantissimo!
    Un bacione cara e tanti complimenti!

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  2. pane stupendo, è quello che mi piace tanto ma non l'ho mai preparato, bravissima

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  3. Ciao!Se passi da me c'è un pensierino per te!
    Baci baci!

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  4. Che bel post e che bel pane :) Adoro il pane di segale e se trovo la farina me lo faccio! A proposito poi di pane e Dio, ti hanno mai detto che il pane non si capovolge perché Dio si offende? A me lo dicono sempre ogni volta che trovano il pane capovolto. E' una cosa che ormai non faccio più nemmeno io :D

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  5. Non potrei vivere senza il pane, farlo in casa poi è una dolce coccola di cui non si può fare a meno :)
    La tua versione poi con la farina di segale è davvero ottima e con quei semini, delizioso!
    Un bacione grande Raffy :*

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  6. Ciao Raffaella! Un bel pane per un ottimo buongiorno! Adoro il pane di segale :) Un bacione!

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  7. Ciao Raffy come stai???? bell'introduzione alla ricetta!!! sai che ho tanta farina dis egale.. ma ancora devo decidermi a farne il pane? Grazie di aver scritto che richiede tempi più lunghi di lievitazione.. perchè magari in corso d'opera potevo pensare che qualcosa fosse andato storto.. Buonissimo e bello il tuo! un bacione :-)

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