Mentalmente e spiritualmente, avevo già abortito la mia futura creatura.
Il fatto che (benedetto sia il calendario) l'appuntamento di febbraio fosse stato anticipato, ci ha addirittura messo lo zampino definitivo.
Tutto, fin dall'inizio, mi ha spronata a sbarazzarmi della ricetta al piede, quella che mai mi sarei sognata di realizzare né tantomento di mangiare, nel minor tempo possibile.
E c'è pure da dire che, nonostante l'odio che da sempre provo nei confronti di questa (come la chiamo io) torta sintetica, mi ero pure ingegnata per fare ogni cosa come si deve: su tutti i prodotti che volevo utilizzare mi sono scrupolosamente informata ancor prima di acquistarli (sebbene non avessi alcun celiaco "da sfamare"), la farina di riso giusta me la sono andata a cercare per mari e per monti, il colorante alimentare immune da qualsivoglia contaminazione con il glutine l'ho comprato di proposito (benché in casa ne avessi già uno "potenzialmente a rischio" con cui potermi arrangiare) e, dulcis in fundo (mò 'nce vò!), il sistema per cuocere con una sola teglia un impasto che ne richiedeva due l'ho sostanzialmente improvvisato.
Lo ammetto: né l'idea di omaggiare uno dei miei registi preferiti, né il proposito di sbizzarrirmi con un colore a me più gradito, né la nobilissima causa che ha ispirato la sfida di questo mese sono riusciti a farmi amare la Red Velvet Cake .
Eppure, ancora una volta, l'MTChallenge si è confermata non solo l'unica diavoleria in grado convincermi a preparare (e addirittura assaggiare) robe come questa illustre americanata, che nemmeno lontanamente avrei mai immaginato di provare, ma anche (ragione questa ben più importante) la più preziosa, imperdibile occasione di capire quanta attenzione, quanto studio e quanta cura esige la dieta ordinaria di un celiaco.
Eppure, ancora una volta, l'MTChallenge si è confermata non solo l'unica diavoleria in grado convincermi a preparare (e addirittura assaggiare) robe come questa illustre americanata, che nemmeno lontanamente avrei mai immaginato di provare, ma anche (ragione questa ben più importante) la più preziosa, imperdibile occasione di capire quanta attenzione, quanto studio e quanta cura esige la dieta ordinaria di un celiaco.
Ecco perché, reticenze a parte, questo mese più degli altri devo a tutta la fantastica squadra un enorme grazie : io, riguardo al glutine e all'intolleranza ad esso associata, tante cose non le sapevo (e avrei forse continuato a non saperle), ma per fortuna Stefania, con la sua chiara e partecipata spiegazione (chi non l'ha ancora letta, rimedi subito, anche per sapere quali ingredienti dovete scegliere per stare al riparo da qualsiasi rischiosissima contaminazione col glutine!), ha portato alla luce tante nozioni importanti e ha fatto luce su altre che io, fino ad oggi, avevo date per scontate.
Perciò permettetemi di dire che, anche se non mi sono innamorata della Red Velvet, adesso mi sento comunque un po' più ricca, perché credo di aver compreso cosa significa preparare una torta che sia davvero buona... per tutti! :-)
Riguardo alla ricetta, faccio una premessa: ero così poco ben disposta nei confronti di questa povera torta che, al momento di cuocerla, ho maldestramente scambiato la teglia da 20 cm con quella da 22... compromettendo, seppur non di molto, lo spessore delle due basi di pasta che la compongono!
Poiché la Blue Velvet che volevo io era quella "massiccia" a due strati, non tolleravo che quelli da me ottenuti, essendo più sottili, andassero a formare una torta meno alta di quel che avevo previsto.
Mi è venuta allora l'idea di ricavare da ciascuna base (soprattutto dalla parte centrale un po' più spessa) dei dischi da sovrapporre per formare delle piccole Blue Velvet Cakes . Le dosi sono comunque quelle di Stefania e bastano a ottenere due basi di 20 (o 22!) cm di diametro (e 3 tortine di circa 8 cm di diametro).
Per la farcitura, invece, mi sono inventata una cosa strana, buona e grassa come-americani-comandano che, data la circostanza, mi è piaciuto chiamare (coconut ricotta) velvet cream : una farcia dalla consistenza vellutata a base di latte di cocco, burro e ricotta di pecora!
Poiché la base della torta è piuttosto dolce, la quantità di zucchero che ho destinato alla crema corrisponde a quel tanto che basta ad esaltarne il sapore delicato di cocco e a creare, con la pasta, un'armonia di sapori di godibilità immediata.
L'idea del cocco rapé dipinto di blu è stata una trovata dell'ultimo minuto per decorare senza troppe cerimonie la superficie delle mie tortine richiamando, al contempo, il gusto della farcia; vi consiglio di provarla se, come me, non avete molta dimestichezza con l'estetica e la decorazione dei dolci, ma anche se volete coinvolgere i vostri bimbi nella preparazione del dolce!
Non posso e non voglio nascondervi che le mie tortine sono state devolute in beneficenza a vantaggio di palati golosi meno sofistici del mio, ma non posso nemmeno tacere lo stupore che ho provato al piccolissimo assaggio della mia Blue Velvet (della sola base prima e della tortina farcita poi): caspita, ma è davvero ottima !
Non posso e non voglio nascondervi che le mie tortine sono state devolute in beneficenza a vantaggio di palati golosi meno sofistici del mio, ma non posso nemmeno tacere lo stupore che ho provato al piccolissimo assaggio della mia Blue Velvet (della sola base prima e della tortina farcita poi): caspita, ma è davvero ottima !
Con questa blue version della classica Red Velvet Cake partecipo all'MTChallenge di Febbraio
dosi per 3 tortine di circa 8 cm di diametro
per la base
Farina di riso sottilissima, 160 gr
Fecola di patate, 60 gr
Amido di mais, 30 gr
Cacao amaro, 8 gr
Sale (io quello integrale Sarchio), ½ cucchiaino
Burro a temperatura ambiente, 110 gr
Zucchero semolato, 300 gr
Uova, 3 medie
Estratto di vaniglia Bourbon, 1 cucchiaino da caffè (oppure i semini di una bacca)
Latte a temperatura ambiente, 240 ml
Succo di limone, 1 cucchiaio
Colorante alimentare liquido blu (io il Decorì Lo Conte), 1 cucchiaio
Aceto di vino bianco, 1 cucchiaino
Bicarbonato di sodio, 1 cucchiaino
per la Coconut Ricotta Velvet Cream
Latte di cocco al naturale, 200 ml
Amido di mais, 25 gr
Burro freddo, 150 gr
Ricotta di pecora, 200 gr
Zucchero a velo, 100 gr
per guarnire
Farina di cocco, 4 cucchiai
per guarnire
Farina di cocco, 4 cucchiai
Colorante alimentare liquido blu (io il Decorì Lo Conte), 4 gocce
Preparare la base della Blue Velvet Cake : in una ciotola, mescolare la farina, gli amidi, il cacao e il sale.
In una bella tazzona americana (!) versare il latte e lasciarlo inacidire con il succo di limone (per circa 20 minuti).
Prima di passare alla preparazione della base, annotare il peso della terrina nella quale si preparerà l'impasto. Sbattervi il burro per 3 minuti e, quando è morbido, aggiungere lo zucchero e sbattere per altri 3 minuti.
Prima di passare alla preparazione della base, annotare il peso della terrina nella quale si preparerà l'impasto. Sbattervi il burro per 3 minuti e, quando è morbido, aggiungere lo zucchero e sbattere per altri 3 minuti.
Incorporare le uova una alla volta, sbattendo a ogni aggiunta il composto per 30 secondi.
Mescolare il colorante al latte inacidito e versare il liquido un po' per volta nel composto, alternandolo con le polveri precedentemente miscelate (Stefania suggerisce di iniziare e terminare con l'aggiunta delle polveri).
A questo punto è possibile preriscaldare il forno a 175°C.
Per la cottura regolarsi in base alle proprie esigenze:
- Se si hanno a disposizione 2 teglie uguali della misura richiesta, mescolare in una tazzina capiente il bicarbonato e l'aceto e incorporarlo subito all'impasto.
Pesare la terrina con il suo contenuto, sottrarre il valore della tara e dividere in due parti uguali il peso netto dell'impasto tra le due teglie opportunamente imburrate e spolverate con la farina di riso.
Porre i due stampi nel forno preriscaldato e cuocere le basi per circa 40 minuti (come sempre, fa fede la prova dello stuzzicadenti: se, infilato al centro del dolce, ne esce pulito, la cottura è terminata).
- Se si ha a disposizione una sola teglia della misura richiesta (come nel mio caso), pesare la terrina con il suo contenuto, sottrarre il valore della tara e, con l'ausilio di un'altra terrina, dividere il peso netto dell'impasto in due parti uguali.
In una tazzina capiente, mescolare rapidamente metà dose di aceto con metà dose di bicarbonato e versare subito l'agente lievitante in una delle due metà di impasto, incorporando bene con una spatola. Imburrare e spolverare con la farina di riso la teglia e versarvi la metà del composto con l'agente lievitante.
Cuocere la prima base della torta nel forno preriscaldato per circa 20 minuti (come sempre, fa fede la prova dello stuzzicadenti: se, infilato al centro del dolce, ne esce pulito, la cottura è terminata).
Sformare delicatamente la base cotta e lasciarla raffreddare.
Lavare accuratamente la teglia, imburrarla e spolverarla nuovamente con la farina di riso e ripetere gli stessi passaggi compiuti per la prima infornata.
Per la cottura regolarsi in base alle proprie esigenze:
- Se si hanno a disposizione 2 teglie uguali della misura richiesta, mescolare in una tazzina capiente il bicarbonato e l'aceto e incorporarlo subito all'impasto.
Pesare la terrina con il suo contenuto, sottrarre il valore della tara e dividere in due parti uguali il peso netto dell'impasto tra le due teglie opportunamente imburrate e spolverate con la farina di riso.
Porre i due stampi nel forno preriscaldato e cuocere le basi per circa 40 minuti (come sempre, fa fede la prova dello stuzzicadenti: se, infilato al centro del dolce, ne esce pulito, la cottura è terminata).
- Se si ha a disposizione una sola teglia della misura richiesta (come nel mio caso), pesare la terrina con il suo contenuto, sottrarre il valore della tara e, con l'ausilio di un'altra terrina, dividere il peso netto dell'impasto in due parti uguali.
In una tazzina capiente, mescolare rapidamente metà dose di aceto con metà dose di bicarbonato e versare subito l'agente lievitante in una delle due metà di impasto, incorporando bene con una spatola. Imburrare e spolverare con la farina di riso la teglia e versarvi la metà del composto con l'agente lievitante.
Cuocere la prima base della torta nel forno preriscaldato per circa 20 minuti (come sempre, fa fede la prova dello stuzzicadenti: se, infilato al centro del dolce, ne esce pulito, la cottura è terminata).
Sformare delicatamente la base cotta e lasciarla raffreddare.
Lavare accuratamente la teglia, imburrarla e spolverarla nuovamente con la farina di riso e ripetere gli stessi passaggi compiuti per la prima infornata.
Una volta raffreddate a temperatura ambiente, rivestire ciascuna base con della pellicola e lasciarle raffreddare in frigorifero per circa 8 ore (io una notte intera).
Colorare le scaglie di cocco : porre la farina di cocco in una bustina per alimenti, aggiungere poche gocce di colorante e strofinare bene con le dita, dall'esterno, per colorare il contenuto in modo uniforme.
Preparare la Velvet Cream : in una terrina adatta alla cottura in microonde, porre l'amido di mais e versare a filo, poco per volta, il latte di cocco, incorporando man mano l'amido con l'aiuto di una frusta a mano.
Cuocere per 3 minuti nel microonde a media potenza (se non lo è fino in fondo, che americanata è?!), ricordando di interrompere brevemente la cottura allo scadere di ogni minuto per amalgamare con la frusta a mano la crema che va formandosi.
Al primo accenno di bollore, aggiungervi il burro tagliato a pezzetti e amalgamare bene il composto fino a ottenere una crema perfettamente liscia e... vellutata!
Trasferire in frigorifero e lasciar rassodare per circa 8 ore (anche in questo caso, una notte intera andrà bene).
Mezz'ora prima di farcire la torta, estrarre il composto dal frigorifero e montarlo per alcuni minuti con la frusta elettrica.
In una terrina a parte, lavorare la ricotta con lo zucchero a velo, quindi incorporarla alla crema di burro continuando a sbattere, fino a ottenere una crema omogenea.
Al primo accenno di bollore, aggiungervi il burro tagliato a pezzetti e amalgamare bene il composto fino a ottenere una crema perfettamente liscia e... vellutata!
Trasferire in frigorifero e lasciar rassodare per circa 8 ore (anche in questo caso, una notte intera andrà bene).
Mezz'ora prima di farcire la torta, estrarre il composto dal frigorifero e montarlo per alcuni minuti con la frusta elettrica.
In una terrina a parte, lavorare la ricotta con lo zucchero a velo, quindi incorporarla alla crema di burro continuando a sbattere, fino a ottenere una crema omogenea.
Lasciar assestare per mezz'ora in frigorifero prima dell'utilizzo.
Assemblare le Blue Velvet Mini Cakes : estrarre le basi della torta dal frigorifero e, con un coppapasta del diametro di circa 8 cm, ricavare da ciascuna 3 dischi.
Distribuire un cucchiaio di farcia su un primo disco (senza insistere troppo sui bordi), quindi sovrapporre un altro disco e ricopire anche quest'ultimo con un cucchiaio di farcia.
Ripetere l'operazione per le altre tortine e conservarle in frigorifero.
Al momento di servirle, guarnirle a piacere con le scaglie di cocco blu.
Al taglio della tortina, sorpresa ...
Distribuire un cucchiaio di farcia su un primo disco (senza insistere troppo sui bordi), quindi sovrapporre un altro disco e ricopire anche quest'ultimo con un cucchiaio di farcia.
Ripetere l'operazione per le altre tortine e conservarle in frigorifero.
Al momento di servirle, guarnirle a piacere con le scaglie di cocco blu.
Al taglio della tortina, sorpresa ...
... sotto la bella blue faccia (e tra i piccolissimi crateri) della tanto sofferta Blue Velvet, si nascondono, in realtà, delle irriverenti sfumature di VERDE!
Ebbene sì: il colorante incontaminato che ho comprato era azzurro, e forse avrei dovuto mischiarlo con uno equivalente di colore verde affinché, mettendone un cucchiaio ben colmo (vale a dire una confezione intera!) potesse trasformarsi in un bel turchese e neutralizzare il giallo paglierino del composto!
Morale della favola? Come diciamo in modo mooooolto pittoresco qui a Napoli, nun sputà ‘ncielo ca ‘nfaccia te torna ; come direste voi, tutte le maledizioni che hai mandato a questa torta ti si sono rivoltate contro, e ben ti sta! ^_^
Volete sapere come ho fatto a farvi questo scherzetto?
Semplice: ho preparato un po' di sciroppo con 50 ml di acqua e 15 gr di zucchero, ci ho aggiunto 3 ml di colorante azzurro incontaminato (leggasi: l'equivalente di un flaconcino di una nuova confezione acquistata appositamente per rimediare al danno occorso!), mi sono armata di pennello da cucina e, con un pizzico di pazienza, mi sono messa a dipingere le circonferenze delle mie tortine!
Chissà però se le incorruttibili giudici dell'MTChallenge mi perdoneranno... :-)))
Buon martedì grasso a tutti voi!
Raffaella
La puffo torta? Bellissima direi! Alla faccia delle americanate immangiabili mi pare veramente una meraviglia culinaria la tua! Ricotta di pecora, cocco, farina di riso...direi che una fettina quasi quasi... :)
RispondiEliminaUn abbraccio!
Ammazza che colore particolare!!! ma sei stata troppo brava!!! smack :-)
RispondiEliminaio le trovo bellissime e penso che chi le abbia ricevute in "beneficenza" abbia molto gradito. Baciotti e ronron Helga e Magali
RispondiEliminain variante blu è proprio deliziosa....buon Martedi grasso anche a te:)))
RispondiEliminatorta particolare, interessante, buon martedì grasso.
RispondiEliminaTroppo bella ...il mio colore preferito!
RispondiEliminaUna torta per i miei gusti, mi piace un sacco il cocco. Brava Raffa!
Baci e buon martedì grasso!
anche a me capita di cucinare con antipatia. quando mi prende, finisce che infierisco con il malcapitato piatto, facendogliene passare di tutti i colori. il cocco blu mi manca, ma ora lo segno, per uno dei prossimi attacchi del genere :-)
RispondiEliminaPerò, averti in squadra è sempre un enorme piacere, anche quando lericette non ti piacciono. intanto, perchè non molli: il "passo" serve proprio per queste circostanze, quando ci si imbatte in una proposta che non è nelle nostre corde, ma tu non lo hai utilizzato, affrontando una sfida ancora più tosta e pesante.
Poi, perchè riesci sempre a centrar el'argomento, da ua prospettiva tutta tua. Lo scorso post sui pici mi è rimasto nel cuore: ma anche questa "vicinanza" ai problemi della celiachia è qualcosa che va oltre la frase di circostanza- e ovviamente arriva.
E poi ci sono le tue ricette: perchè va bene che le americanate proprio non ti vadano giù, ma hai confezionato una base perfetta. e in più, pure con la sorpresa :-)
Per non parlare del ritocco finale: cosa potremmo chiederti di più?
Grazie infinite
ale
ps. e con la Lane come la mettiamo? sempre convinta di provarla? ;-)
Ale sai sempre come rincuorarmi! Grazie di cuore, anche per aver capito (e apprezzato) il mio sforzo!
EliminaPensavo che il mio post sui pici ti fosse sfuggito, e pensa che in un tuo passaggio sul mio post avevo sperato tanto, fino alla fine! La gioia che mi hai dato in questo istante credo potresti comprenderla solo se vedessi il mio grande sorriso! :°)
E riguardo alla Lane: certo che sono sempre convinta di provarla! Devo solo decidere il giorno giusto... magari faccio qualche sacrificio in più per riservarle un posticino durante la Quaresima! ^_^
Bellissima questa tua velvet cake! mi piace molto l‘idea della farcia a base di ricotta e cocco, per non parlare di quel bel colore blu ;) complimenti!
RispondiEliminavedo che anche tu hai sofferto, ma non è niente pensando alle amiche celiache, in fondo per noi è un gioco, per loro no.
RispondiEliminaChe dici ci riproviamo ancora? magari riusciamo a ottenere colore e conistenza perfetti.
La tua farcia mi piace tantissimo e il cocco colorato una grande idea!!
Hai proprio ragione Loredana! Grazie anche per le tue parole di apprezzamento!
EliminaTi confesso che non credo di sfidare nuovamente la sorte, non foss'altro perché la Velvet è una torta piuttosto impegnativa sotto il punto di vista della sostanza e della spesa economica, e poiché per me, a partire da oggi, iniziano gli impegni Quaresimali presi dinnanzi al Signore, non credo di potermi cimentare nuovamente nell'impresa! ^_^ In futuro, magari, si vedrà!
@TUTTE: Grazie mille per aver gradito! ^_^
Eliminacocco e ricotta, mamma che bontà!!
EliminaMamma mia e io che l'aspettavo pure e pensavo non l'avessi ancora pubblicata! Oltre che celiaca sono anche piuttosto rinco... Me ne dolgo, però adesso rimedio e ben felicemente. Perché il tuo post mi ha fatto sorridere, mi ha messo davvero di buon umore dall'inizio alla fine. Spesso comincio anche io dicendo "questa ricetta non mi piace, questa ricetta non mi riuscirà sicuramente", proprio come è stato per i pici e sappiamo come è andata a finire! ;)
RispondiEliminaIn ogni caso, non hai proprio sbagliato niente, sei stata bravissima, ti sei pure messa nei panni di un celiaco, prendendo la strada più lunga e non usando quello che già avevi a casa... Insomma, cosa volere di più dalla vita? Ah, sì, la tua farcia... che prende punti perché fatta al microonde! Bravissima!!!
Che ricetta stragolosa complimenti....unita ai tuoi lettori...anche io ho un blog di cucina ricambi? http://assaggi-incucina.blogspot.it/ kiss
RispondiEliminaChe bella! Decisamente originale ed in più buonissima! Brava
RispondiEliminaBellissima,altro che "perdonare"! Qui c'e' da "spazzolare e ringraziare"...
RispondiEliminaComplimenti.
Vedo che in tante vi siete "scontrate" con sofferenza con questa torta e in generale però ve la siete poi cavata egregiamente, o no?
RispondiEliminamolto particolare il colore :-)
Un bacio
Mi hai fatto sorridere col tuo trucchetto! E la farcia mi piace molto, la proverò sicuramente!
RispondiEliminal'idea del cocco blu è fantastica!
RispondiEliminaSe ti dico che l'idea di partecipare a questa edizione è partita subito pensando a David Linch ed al suo Blue Velvet (confido una morbosa predilezione per tutti i suoi film), mi credi? Poi ho desistito perché non avrei mai potuto farei na torta blu...a meno che questa civiltà non si trasformi nel mondo dei Puffi....non ce la potevo fare.
RispondiEliminaPerò osservando il tuo risultato, una certa aliena bellezza la trovo...un po' davvero come nei film di Linch, dove non tutto quello che a noi sembra bello, lo è, e viceversa. Alla fine ce l'hai fatta a superare le tue ritrosie e complimenti per il magnifico risultato.
Ti mando un forte abbraccio e ti ringrazio per i tuoi commenti che mi fanno sempre un piacere immenso. Pat