... cioè, questa ha cacciato dal cassetto la ricetta del cheesecake?
Ma forse perché nel cassetto c'aveva conservato l'appunto delle dosi?!
Su, potete confessarlo che è questo l'interrogativo che vi ha istintivamente colti non appena avete letto il titolo di questo post!
Del resto, come darvi torto? Alzi la mano chi non ha mai almeno provato a preparare un cheesecake, quello classico, cotto al forno, con un ripieno cremoso a base di uova intere e Philadelphia... yuhuuu, c'è nessunooooo?!
La realtà è ancor più semplice di quel che sembra: del New York style Cheesecake io non ho mai avuto nemmeno l'appunto della ricetta scritto su un foglietto improvvisato e romanticamente riposto in un cassetto!
Affascinata dall'enorme praticità di questo dolce (che fino a pochi mesi fa ho creduto pure essere di genere femminile...), mi è capitato di prepararlo nella sua versione senza cottura, fresca e leggera, senza uova e magari con la ricotta al posto del Philadelphia; esperimento dopo esperimento ho anche trovato delle soluzioni alternative per rendere meno burrosa e più compatta la base di biscotti sbriciolati, ottenendo, devo ammettere, parecchie soddisfazioni.
Eppure, sebbene l'autentica torta di formaggio statunitense mi capitasse spessissimo sotto gli occhi, corteggiandomi con la sua consistenza cremosa e l'incredibile varietà dei suoi topping, non mi sono mai spinta a provarla.
Perché?
Beh, capire e ammettere i motivi delle mie reticenze mi è costato un po' di fatica, ma per fortuna Valeria, con il suo simpatico contest, mi ha dato l'occasione di farlo una volta per tutte!
Io sono un po' fissata con le calorie. Quando becco in rete o su delle riviste una ricetta che mi piace, non riesco proprio a resistere alla tentazione di "alleggerirla", sostituendo ingredienti, ipotizzando alternative, studiando proporzioni, ecc.
Da dove nasca questa mia smania, quest'urgenza di rendere ipocalorico tutto, anche ciò che magari lo è già, proprio non saprei dirlo! Eppure perfino mio padre, da sempre molto attento a proporre in famiglia una dieta sana ed equilibrata, ogni tanto mi ammonisce con la sua genuina saggezza: se ll'ea fa', fallo 'na vota sola ma fallo bbuono.
Ecco, è stato il pensiero di ciò che mi avrebbe suggerito il mio grande papà a darmi il coraggio di preparare, finalmente, Mr. New York Cheesecake, con uova intere, formaggio Philadelphia, bbuono-con-due-b! *_*
Tra tutte le ricette possibili e immaginabili, ho scelto quella di Stefania, che non ha mai deluso le mie aspettative e della quale mi fido ciecamente.
Al di là di qualche piccola modifica (che troverete evidenziata in rosso) dettata dal gusto personale e dagli ingredienti a disposizione, tutto quel che andava messo nel ripieno io ce l'ho messo... ve lo giuro! ^_^
Tuttavia, poiché questo dolce era dedicato proprio al mio papà, che è diabetico, ho sostituito lo zucchero semolato con il dolcificante di origine naturale Misura Stevia! A differenza degli altri dolcificanti finora sperimentati (compreso il fruttosio), questo funziona anche con i dolci cotti in forno, quindi credo di poter affermare con tutta sicurezza che il sapore finale del cheesecake è lo stesso che si otterrebbe rispettando la ricetta originale.
Grazie a questa sostituzione, io ho finalmente realizzato (e assaggiato!) la mia ricetta nel cassetto, e il mio grande papà ha potuto, una volta tanto, festeggiare il suo compleanno con un pezzettino di torta!
La mia cavia preferita, per la quale un dolce non è tale se non è al cioccolato, ha intelligentemente scelto di guarnire la sua fetta di cheesecake con una bella cucchiaiata di Nutella… fatelo anche voi, se non siete a dieta!
La realtà è ancor più semplice di quel che sembra: del New York style Cheesecake io non ho mai avuto nemmeno l'appunto della ricetta scritto su un foglietto improvvisato e romanticamente riposto in un cassetto!
Affascinata dall'enorme praticità di questo dolce (che fino a pochi mesi fa ho creduto pure essere di genere femminile...), mi è capitato di prepararlo nella sua versione senza cottura, fresca e leggera, senza uova e magari con la ricotta al posto del Philadelphia; esperimento dopo esperimento ho anche trovato delle soluzioni alternative per rendere meno burrosa e più compatta la base di biscotti sbriciolati, ottenendo, devo ammettere, parecchie soddisfazioni.
Eppure, sebbene l'autentica torta di formaggio statunitense mi capitasse spessissimo sotto gli occhi, corteggiandomi con la sua consistenza cremosa e l'incredibile varietà dei suoi topping, non mi sono mai spinta a provarla.
Perché?
Beh, capire e ammettere i motivi delle mie reticenze mi è costato un po' di fatica, ma per fortuna Valeria, con il suo simpatico contest, mi ha dato l'occasione di farlo una volta per tutte!
Io sono un po' fissata con le calorie. Quando becco in rete o su delle riviste una ricetta che mi piace, non riesco proprio a resistere alla tentazione di "alleggerirla", sostituendo ingredienti, ipotizzando alternative, studiando proporzioni, ecc.
Da dove nasca questa mia smania, quest'urgenza di rendere ipocalorico tutto, anche ciò che magari lo è già, proprio non saprei dirlo! Eppure perfino mio padre, da sempre molto attento a proporre in famiglia una dieta sana ed equilibrata, ogni tanto mi ammonisce con la sua genuina saggezza: se ll'ea fa', fallo 'na vota sola ma fallo bbuono.
Ecco, è stato il pensiero di ciò che mi avrebbe suggerito il mio grande papà a darmi il coraggio di preparare, finalmente, Mr. New York Cheesecake, con uova intere, formaggio Philadelphia, bbuono-con-due-b! *_*
Tra tutte le ricette possibili e immaginabili, ho scelto quella di Stefania, che non ha mai deluso le mie aspettative e della quale mi fido ciecamente.
Al di là di qualche piccola modifica (che troverete evidenziata in rosso) dettata dal gusto personale e dagli ingredienti a disposizione, tutto quel che andava messo nel ripieno io ce l'ho messo... ve lo giuro! ^_^
Tuttavia, poiché questo dolce era dedicato proprio al mio papà, che è diabetico, ho sostituito lo zucchero semolato con il dolcificante di origine naturale Misura Stevia! A differenza degli altri dolcificanti finora sperimentati (compreso il fruttosio), questo funziona anche con i dolci cotti in forno, quindi credo di poter affermare con tutta sicurezza che il sapore finale del cheesecake è lo stesso che si otterrebbe rispettando la ricetta originale.
Grazie a questa sostituzione, io ho finalmente realizzato (e assaggiato!) la mia ricetta nel cassetto, e il mio grande papà ha potuto, una volta tanto, festeggiare il suo compleanno con un pezzettino di torta!
La mia cavia preferita, per la quale un dolce non è tale se non è al cioccolato, ha intelligentemente scelto di guarnire la sua fetta di cheesecake con una bella cucchiaiata di Nutella… fatelo anche voi, se non siete a dieta!
NEW YORK CHEESECAKE
(quasi fedelmente tratto dal blog di Araba Felice; dosi adattate per uno stampo da 24 cm di ⌀)
per la base
per la base
Fette biscottate integrali (o altri biscotti secchi tipo Digestive), 135 g
Burro, 55 g
Miele, 1 cucchiaino colmo
per il ripieno
Formaggio Philadelphia (io al 60% classico e al 40% light), 750 g
per il ripieno
Formaggio Philadelphia (io al 60% classico e al 40% light), 750 g
Uova, 4
Dolcificante di origine naturale (io Misura Stevia D&C), 20 g
Estratto di vaniglia, 1 cucchiaino
Estratto di vaniglia, 1 cucchiaino
per la copertura
Yogurt bianco naturale (io autoprodotto), 215 g
Dolcificante di origine naturale (io Misura Stevia D&C), 3 g (6 cucchiaini scarsi)
Estratto di vaniglia, 1/2 cucchiaino
per guarnire
una pesca gialla ben matura
poco succo di limone
un cucchiaino di miele
frutta fresca a piacere
Preparare la base: Rivestire la base amovibile di uno stampo a cerniera con un foglio di carta da forno leggermente inumidito e strizzato (così non servirà il burro per farlo aderire), quindi richiudere regolarmente la tortiera.
Fondere il burro (bastano 10 secondi nel microonde impostato a media potenza), sciogliervi il miele e versarlo in una terrina nella quale si saranno raccolte le fette biscottate finemente tritate. Usato in minima quantità, il miele non serve solo per dolcificare la base del cheesecake (che altrimenti sarebbe pressappoco insapore), ma anche per compattarla meglio dopo la cottura in forno: raffreddandosi, il miele funge da legante per il biscotto, rendendolo meno bricioloso.
Mescolare bene il composto fino a renderlo sabbioso, quindi versarlo nello stampo e, con l'aiuto di un batticarne, compattarlo e livellarlo fino a ottenere uno strato uniforme. Mettere la teglia in frigo per mezz'ora.Preparare il ripieno: versare in una terrina capiente il Philadelphia ammorbidito, le uova, il dolcificante naturale e l'estratto di vaniglia. Con l'aiuto di un mixer a immersione, frullare fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Poiché io ho dovuto aggiungere 4 panetti di Philadelphia light, che ha un sapore più acido rispetto a quello classico, ho preferito eliminare il succo di limone e insistere leggermente sulla vaniglia.
Versare sulla base preparata e battere leggermente sul piano da lavoro per eliminare eventuali bolle d'aria.
Cuocere in forno preriscaldato a 160°C per 40 minuti. Trascorso questo tempo, la consistenza del cheesecake sarà quella di una crema soda e leggermente dorata in superficie.
Mescolare velocemente lo yogurt con il dolcificante e l'estratto di vaniglia, quindi versare il tutto sul dolce, formando uno strato sottile e omogeneo.
Rimettere in forno per circa 15 minuti, finche' anche questo strato si sarà rappreso.
Lasciar raffreddare il cheesecake a temperatura ambiente, dopodiché metterlo in frigo con tutto lo stampo e lasciarlo riposare per circa 8 ore (meglio un giorno intero).
Al momento di sformare il cheesecake, far scorrere il dorso di un coltello lungo i bordi dello stampo, quindi staccare delicatamente i bordi della tortiera apribile e far scivolare il dolce su un piatto da portata.
Preparare il topping: frullare la polpa di una pesca gialla con il succo di limone e il miele, quindi versare la salsa ottenuta sul cheesecake freddo.
Guarnire a piacere con frutta fresca... carinissimi i grappolini di ribes rosso!
Cuocere in forno preriscaldato a 160°C per 40 minuti. Trascorso questo tempo, la consistenza del cheesecake sarà quella di una crema soda e leggermente dorata in superficie.
Mescolare velocemente lo yogurt con il dolcificante e l'estratto di vaniglia, quindi versare il tutto sul dolce, formando uno strato sottile e omogeneo.
Rimettere in forno per circa 15 minuti, finche' anche questo strato si sarà rappreso.
Lasciar raffreddare il cheesecake a temperatura ambiente, dopodiché metterlo in frigo con tutto lo stampo e lasciarlo riposare per circa 8 ore (meglio un giorno intero).
Al momento di sformare il cheesecake, far scorrere il dorso di un coltello lungo i bordi dello stampo, quindi staccare delicatamente i bordi della tortiera apribile e far scivolare il dolce su un piatto da portata.
Preparare il topping: frullare la polpa di una pesca gialla con il succo di limone e il miele, quindi versare la salsa ottenuta sul cheesecake freddo.
Guarnire a piacere con frutta fresca... carinissimi i grappolini di ribes rosso!
Quel che dice Stefania è vero: il cheesecake è un dolce particolare, caratterizzato da un sapore vagamente pungente che si
assesta e migliora dopo un paio di giorni.
Io aggiungerei anche
tre: la prova assaggio, dopo 8 ore di riposo in frigo, non mi ha
convinta, ma tre giorni dopo è stata decisamente un’altra storia!
Sono contenta che ti sia venuta bene, e voglio provare anche io ad "alleggerirla" con lo Stevia :-)
RispondiEliminaBuonissima questa cheesecake! E presentata splendidamente! Stefania è una maga e tu non sei stata da meno, complimenti di vero cuore! Un bacio, buona giornata!
RispondiEliminaWow Raffy.. l'hai anche personalizzata.. la base con le fette.. il dolcificante nel composto.. sarei curiosa di assaggiarla!! baci e buona giornata :-)
RispondiEliminaMa sai che questa ricetta è, attualmente, anche nel mio cassetto? Ho da poco conosciuto una ragazza di New York che mi ha dato la sua ricetta collaudatissima ;-)
RispondiEliminaSono felice di averti dato l'occasione di provare questo dolce che è davvero fenomenale ed è vero che è come il vino, col tempo migliora ;-)
Grazie per aver partecipato, ti inserisco subito.
Per oggi ho in programma qualcosa per te ;-)
Un bacio
Ottima ottima, non c'è che dire, la versione un po' più leggera è un'idea geniale, non solo per la linea, ma anche per chi per salute vuole controllare un po' gli zuccheri...Bacioni e grazie per il bentornata al mio blog che mi haia dato!
RispondiEliminaIo non sono fissata sulle calorie ma sto male quando leggo 6 uva, 250g d zucchero, 300 di burro...non esiste..quindi dimezzo, tolgo e metto altro...ahahaha!!! cheesecake perfetta... bravissima!! un abbraccio e buona giornata
RispondiEliminaQuesto è uno dei dolci che preferisco, soffici, ricche di frutta.. perfetti nella loro semplicità!presentazione divina,in bocca al lupo per il contest:)
RispondiEliminaIl cheesecake (io l'ho sempre chiamato al maschile e mi sto chiedendo di che genere sia, boh?!) l'ho cucinato diverse volte, tra cui una con una ricetta luuuuunghissima che mi ha dato un'amica malese. In effetti quello cotto in forno è più buono, non c'è nulla da obiettare e anche se ti impegna una giornata e mezzo, ne vale la pena! Quanto alle calorie, sarà il male di camminare una mezzora il giorno successivo, le bruci tutte! ;-)
RispondiEliminaBrava, Simo!
Raffa!!!!il bocca al lupo per il contest!!Con questa ricetta spettacolare le altre non avranno vita facile!!!!!!ti è venuto benissimo!!!!UN GRANDE ABBRACCIO!!!
RispondiEliminaRaffaella un piccolo omaggio indipendentemente se l'accetti lo trovi sul mio blog ciaooo
RispondiEliminauna vera delizia!!!!!!!!!
RispondiEliminaEh Raffy Raffy, ma quanto ancora volevi tenerla nel cassetto questa chicca? Io ho un po' un rapporto conflittuale con le cheesecake, a freddo o a caldo in genere combino qualche pastrocchio. Però mi stai tentando davvero tanto con questa versione alleggerita sì ma di certo non le gusto :) E anzi potrebbe essere un'ottima scusa per finire le fette integrali che hanno perso un po' di fragranza. Farebbero davvero una bella fine :D! Un bacione, buon we
RispondiEliminaottimo troppo goloso!!!
RispondiEliminaSe volessi adattare questa ricetta ad uno stampo del diametro 18...come dovrei fare? Grazie a chi mi aiuterà
RispondiElimina