Eccoci qui con la ricetta del mese che va dritta dritta all'imperdibile MTChallenge... e che qui in casa Kaori ha suscitato un po' di polemiche da parte del capofamiglia!
In qualità di ex macellaio, infatti, mio padre mi ha aiutato a scegliere la carne migliore per preparare le scaloppine, ma al momento della preparazione (e della consumazione! sigh) di questo piatto meraviglioso s'è fatto da parte! Lui ha sempre utilizzato la stessa ricetta e le stesse carni suggerite da Elisa per la sfida di questo mese, ma del brodo e del pochino di burro per fare la salsina non aveva proprio mai sentito parlare (immaginiamoci poi della glassa all'aceto balsamico che ho voluto provare...!), e quando ciò è avvenuto per via mia... oh, cielo!
Questo è il motivo per cui la ricetta qui approntata è per 4 persone, perché avevo già aumentato le dosi indicate in proporzione (per 3 persone... che mangiano per 4!), ma al momento di prepararla l'ho dovuta nuovamente adattare... per due! ^_^
Tuttavia a voi la dò così come l'avevo sistemata: magari prima o poi anche mio padre si deciderà a gustarsi la scaloppina che ho potuto provare io grazie a questa bella sfida! Mi è piaciuto molto l'abbinamento del dolce della glassa utilizzata alla carne di vitello tenera e delicata, gentilmente smorzato dall'amaro della rucola fresca e dal sapore un po' acidulo dei pomodori! ^_^ Grazie mille, Elisa, per le tue indicazioni chiare e precise!
Questo piatto vuole tradurre in maniera davvero molto modesta il mio pensiero affettuoso per le terre che il mese scorso sono state colpite dal terremoto, le stesse alle quali sono legate i prodotti che ho scelto di utilizzare per questa ricetta: la glassa gastronomica all' Aceto Balsamico di Modena I.G.P., il Parmigiano Reggiano, i cereali e il dado vegetale biologici, prodotti dall'azienda modenese Sarchio.
Con l'augurio che per tutte le persone investite da questa tragedia il dolore lasci nuovamente il posto a quella serenità che profondamente le contraddistingue e le rende amabili agli italiani e al mondo intero.
Tuttavia a voi la dò così come l'avevo sistemata: magari prima o poi anche mio padre si deciderà a gustarsi la scaloppina che ho potuto provare io grazie a questa bella sfida! Mi è piaciuto molto l'abbinamento del dolce della glassa utilizzata alla carne di vitello tenera e delicata, gentilmente smorzato dall'amaro della rucola fresca e dal sapore un po' acidulo dei pomodori! ^_^ Grazie mille, Elisa, per le tue indicazioni chiare e precise!
Questo piatto vuole tradurre in maniera davvero molto modesta il mio pensiero affettuoso per le terre che il mese scorso sono state colpite dal terremoto, le stesse alle quali sono legate i prodotti che ho scelto di utilizzare per questa ricetta: la glassa gastronomica all' Aceto Balsamico di Modena I.G.P., il Parmigiano Reggiano, i cereali e il dado vegetale biologici, prodotti dall'azienda modenese Sarchio.
Con l'augurio che per tutte le persone investite da questa tragedia il dolore lasci nuovamente il posto a quella serenità che profondamente le contraddistingue e le rende amabili agli italiani e al mondo intero.
Scaloppine di Vitello all'Aceto Balsamico
Rucola, q.b.
Per la cottura dei pomodori mi sono fidata dei suggerimenti raccolti qua e là in rete, ma col senno di poi forse li avrei serviti crudi oppure alla griglia: sebbene il calore del forno a microonde abbia consentito al parmigiano di sciogliersi un po', le fettine di pomodoro hanno perso un po' della loro consistenza carnosa. Se voi avete qualche consiglio utile per non farli ammosciare in microonde sarò ben lieta di farne tesoro! ^_^
Un abbraccio a tutti voi e buon proseguimento di settimana! ^_^
Un bel piatto invitante....brava!
RispondiEliminaciao !
'annaggia, non ho conquistato il papà macellaio! :P
RispondiEliminaBrava, una bella scaloppina, con una panatura interessante e la deglasstura con l'aceto balsamico e un contorno che sanno d'estate :)
M'è venuta fameeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee... baci e buona giornata :-)
RispondiEliminaAspetta aspetta aspetta, che ora mi interessa la versione del tuo papà: perchè un ex macellaio, e quando ci capita più? Se ho capito bene, le perplessità son sulla salsa giusto? quindi? versione veloce, senza il fondo di cucina? si vede che sono una rompiscatole, di quelle che chiede ricette a tutti i venditori? :-)
RispondiEliminaGrazie per la sensibilità che traspare da questo post: per la dedica agli Emiliani, per il pensiero rivolto ai celiaci, per l'attenzione alle materie prime, che hai trattato con rispetto e hai speigato con cura. Concordo con elisa, sul giudizio complessivo del piatto e ti ringrazio ancora, per questa tua partecipazione
ciao
ale
Esatto, esatto, Ale! Lui rosola le fettine impanate nell'olio d'oliva, le mette in una pirofila e le irrora direttamente col succo del limone appena spremuto oppure con il vino o la birra, lasciandole insaporire per qualche minuto. Versione banale e di sicuro anarchica, eppure credimi, non so come fanno a riuscirgli sempre così buone!!! :°
Eliminaottimo secondo delizioso!!!
RispondiElimina