È passato quasi un anno e mezzo dall’ultima volta che ho condiviso una ricetta sul blog.
Che la genitorialità fosse impegnativa non era un mistero, neanche prima che nascesse mio figlio.
Il mio essere madre di Gabriele, quello sì, era, è e continuerà senz’altro ad essere un meraviglioso mistero.
Quando ero incinta ancora non sapevo quanto tempo mi avrebbe richiesto accudire il mio bambino, quanto lui sarebbe stato dipendente dal mio corpo ancor più che dalle mie cure, quanto tempo sarei rimasta io confinata sulla chaise longue del divano, circondata da cuscini di ogni tipo, per nutrirlo, addormentarlo e lasciare che il suo sonno durasse più dei cinque minuti che durava una volta accomodato nel passeggino o nel lettino, quando non si svegliava appena soltanto ce lo mettevo.
Ad oggi posso dire di aver vissuto i 13 mesi più intensi della mia vita, carichi di emozioni, gioie e bellezza ma anche di tanta fatica mentale e fisica, di prove non sempre superabili, di lacrime e di notti passate a domandarmi quanto fossi benedetta ad avere un dono così ed al contempo cosa stessi sbagliando come mamma.
Ho guadagnato una ricchezza inestimabile che mi ha fatto capire quanto anche altre ricchezze non paragonabili al valore di un figlio fossero comunque di grandissimo valore per la mia felicità : le 7-8 ore di sonno notturno fatto bene, i saltuari riposini al bisogno, il tempo, la spensieratezza e la concentrazione per dedicarmi a me stessa, al mio benessere fisico e mentale, e alla mia passione: cucinare qualcosa che sia diverso dal pranzo “da asporto” quotidiano, dai pasti di Gabriele e dalle nostre cene spesso messe assieme al momento e consumate in tutta fretta perché il piccolo di casa, che non c’è mai stato verso di mettere a dormire prima delle 21:00, reclama con forza ed insistenza le attenzioni tutte per sé e ci dà il colpo di grazia nello sfinirci a fine giornata.
Che poi un paio di ore dopo si ricomincia con i “risvegli notturni”, ma quella è un’altra storia. :°D
Non che in un anno e mezzo non abbia mai cucinato niente di interessante, eh. Ma l’attenzione all’estetica, l’annotazione delle dosi, la mise en place, la reflex sempre pronta e soprattutto l’atmosfera piacevole con la quale smanettavo in cucina sono state largamente rimpiazzate da un praticissimo “cotto, mangiato e presto dimenticato” che sintetizza molto bene come vanno le cose a casa mia da quando sono diventata mamma.
Ecco, questi muffins sono stati fatti con la stessa ansia di non farcela per il tempo e il bimbo urlante che vi ho appena descritto.
Ma erano di un buono così grande che stavolta mi son detta “basta, a costo di pubblicarla fra una settimana, la ricetta, io la pubblico!”.
Così, eccomi qui una settimana dopo :D a raccontarvi di questi dolcetti reinventati a partire da queste considerazioni, che hanno la cupoletta E sono morbidissimi. Perché lo sappiamo tutti che il muffin senza la cupoletta o che si impasta in bocca non è un muffin degno di questo nome.
Questi poi hanno una caratteristica che mi ha fatto impazzire: una deliziosa, lievissima “crosticina” zuccherosa in superficie che il giorno dopo, a dolcetti assestati, si perde. Credo che congelare quelli che non si consumano al momento non appena sono freddi aiuti a preservarla.
Ma fatene tanti, perché sono SPAZIALI: profumatissimi, con il loro bel mix di spezie e la zucca nell'impasto che fanno tanto autunno, e restano morbidi morbidi ancora il giorno dopo (oltre chi li ha visti più?!).
Muffins spEziali
dosi per 6 pezzi grandi
ingredienti asciutti
145 gr di farina “00”
160 gr di zucchero semolato
5 gr di lievito per dolci
3 gr di bicarbonato
1 cucchiaino colmo di cannella
1 cucchiaino raso di noce moscata
1/4 cucchiaino di zenzero
1 gr di estratto di vaniglia o vanillina
1 gr sale
inoltre (facoltativo)
20 gr di gocce o pezzettini di cioccolato fondente
granella di zucchero
ingredienti umidi
125 gr di purea di zucca (peso già cotto)
85 gr totali di uova sbattute (circa 1 + 1/2, peso da sgusciate)
60 gr di olio di semi
Cuocete la zucca al vapore o al forno (la polpa deve essere ben morbida e asciutta). La resa da cotta dipende molto dalla qualità di zucca utilizzata: se è ricca d’acqua, ne perderà molta, quindi bisognerà partire da un peso da cruda pari almeno al doppio di quello indicato nelle dosi da cotto.
Frullatela e mischiatela con le uova e l’olio.
In una ciotola più grande miscelate tutti gli ingredienti asciutti (eccetto il cioccolato) e unite a questi il composto di zucca, uova e olio, mescolando quanto basta ad avere un impasto omogeneo.
Aggiungete infine il cioccolato tritato grossolanamente.
Riempite ciascun pirottino con l’impasto, per circa 2/3 dell’altezza, decorate sulla superficie con gli eventuali zuccherini e cuocete i muffins in forno preriscaldato a 175° per 15 minuti (come sempre fa fede la prova dello stuzzicadenti).
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