A volte la vita ti stupisce in modi che mai immagineresti. Nella lista delle cose che mi sarei immaginata a fare a Barcellona, per esempio, non c'era di certo la voce "comprare e portare in tavola i friarielli (cimette di broccoli dal sapore amarognolo, che crescono alle falde del Vesuvio, ndr.) o quella "partecipare ad una cena del Ringraziamento". E invece, sorprese della vita, nel giro di tre giorni mi sono felicemente ritrovata a vivere entrambe le situazioni!
A proposito della seconda, l'invito ci era arrivato circa un mese fa da parte di Ravi, un ragazzo nepalese, e di sua moglie Aurora, originaria di una cittadina dell'area aragonese.
Lo so cosa vi state chiedendo: cosa diamine c'entrano il Nepal e la Spagna con il Thanksgiving?! Eheheh, si dà il caso che entrambi i ragazzi hanno studiato per alcuni anni negli Stati Uniti d'America, per cui hanno avuto la carinissima idea di trapiantare una bella tradizione vissuta lì nella città in cui sono ora, per condividerla con i loro amici!
Posso solo lasciarvi immaginare quanto grande sia stata la nostra gioia e la nostra eccitazione, all'idea di partecipare per la prima volta nella nostra vita a questo tipo di evento, di cui finora avevamo solo sentito raccontare da chi, come la sorella di Rosario, ha vissuto in Canada!
Alla domanda "cosa possiamo portare?", Ravi ed Aurora ci avevano risposto "tranquilli, ci saranno cibo e bevande a volontà". Ma io non potevo mai lasciarmi scappare l'opportunità di preparare un dolce ad hoc per l'occasione! Così ho fatto qualche ricerca.
Il Ringraziamento è una festa di origine cristiana osservata in segno di gratitudine verso Dio per il raccolto e per quanto ricevuto durante l'anno trascorso. Poiché ci si raccoglie in famiglia o tra amici per ringraziare per i frutti del lavoro, si tratta di un giorno in cui tutti sono chiamati a festeggiare e a condividere con gli altri la gioia del dono, delle benedizioni o, in maniera più laica, della fortuna. Non a caso, chi più ha, più mette a disposizione anche per chi ha meno o per chi non ha affatto. Una cosa davvero molto bella.
Sapevamo bene che il piatto emblematico del Thanksgiving fosse il famoso tacchino (ripieno o meno) ma non sapevamo che gli ingredienti delle pietanze (sebbene a volte abbastanza elaborate) fossero in realtà di natura abbastanza povera e legati principalmente alla terra: zucca, mais, patate, fagioli, mele...
Mele: quale ingrediente più versatile e goloso di questo per il mio dolce del Ringraziamento?!
Spulciando tra le ricette di Martha Stewart (chi, se non lei?!), mi sono imbattuta nel cobbler, una ricetta tipica dei Paesi anglofoni che mi incuriosiva da tantissimo tempo ma che avevo sempre dimenticato di provare!
Si tratta di un dolce abbastanza rustico e casalingo, in cui la frutta (di solito mele, o pesche) viene racchiusa sotto uno strato non uniforme di pasta croccante, fino a formare una cosa deliziosa che è un mix tra una pie e un crumble. In cottura, il ripieno acquista un sapore, un colore ed una consistenza caramellata (grazie al burro nocciolato e allo zucchero di canna) e la pasta si espande fino a coprirlo come fossero grandi biscotti morbidi.
Una pallina di buon gelato alla vaniglia... e un dolce semplicissimo si trasforma in una bontà irresistibile!
Un motivo in più per ringraziare, anche le persone generose con le quali l'abbiamo potuto condividere. :-)
Il tacchino con il gravy e la tipica cranberry sauce |
Il padrone di casa nel rituale taglio del tacchino |
Il nostro buonissimo pasto: tacchino e verdure del ripieno servite sidedish, insieme a casseroles di vario tipo (corn, white beans e mushrooms, mashed potatoes) |
Eccole, le varie casseroles, in tutta la loro bellezza! |
I desserts: mini pumpkin pies e il loro ripieno in teglia, e il mio cobbler ancora caldo, con l'imprescindibile gelato alla vaniglia! |
Mele: quale ingrediente più versatile e goloso di questo per il mio dolce del Ringraziamento?!
Spulciando tra le ricette di Martha Stewart (chi, se non lei?!), mi sono imbattuta nel cobbler, una ricetta tipica dei Paesi anglofoni che mi incuriosiva da tantissimo tempo ma che avevo sempre dimenticato di provare!
Si tratta di un dolce abbastanza rustico e casalingo, in cui la frutta (di solito mele, o pesche) viene racchiusa sotto uno strato non uniforme di pasta croccante, fino a formare una cosa deliziosa che è un mix tra una pie e un crumble. In cottura, il ripieno acquista un sapore, un colore ed una consistenza caramellata (grazie al burro nocciolato e allo zucchero di canna) e la pasta si espande fino a coprirlo come fossero grandi biscotti morbidi.
Una pallina di buon gelato alla vaniglia... e un dolce semplicissimo si trasforma in una bontà irresistibile!
Un motivo in più per ringraziare, anche le persone generose con le quali l'abbiamo potuto condividere. :-)
per il ripieno
600 g di mele (io Golden; erano 4)
30 grammi di burro
50 gr di zucchero di canna
35 gr di zucchero semolato
15 g di farina 00
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzicotto di sale fino
per l'impasto del biscotto
130 gr di panna liquida
120 g di farina "00"
55 g di burro morbido
25 g di zucchero semolato
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzicotto di sale fino
panna liquida e zucchero semolato extra (per lucidare e spolverare)
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
un pizzicotto di sale fino
panna liquida e zucchero semolato extra (per lucidare e spolverare)
Preparate il ripieno: unite i due tipi di zucchero, la farina e il sale e tenete la miscela ottenuta da parte.
Sbucciate le mele, tagliatele a fettine e disponetele in una ciotola. Versatevi la miscela di polveri tenuta da parte, la vaniglia e il burro che avrete fatto sciogliere e sfrigolare in un pentolino finché non avrà preso un colore leggermente bruno, quindi mescolate bene. Le fettine di mela dovranno apparire così:
Versate le mele nella teglia, coprite con un foglio di carta alluminio e cuocete in forno preriscaldato a 190° per circa 10 minuti.
Nel frattempo, preparate l'impasto del biscotto: miscelate tutte le polveri e ponete al centro il burro ammorbidito fatto a pezzetti. Impastate con i rebbi di una forchetta fino a quando non avrete ottenuto un composto leggermente sabbioso.
Unite infine la panna e mescolate fino ad ottenere un impasto piuttosto morbido.
Disponete a cucchiaiate il composto ottenuto sulle mele appena tirate fuori dal forno, facendo in modo che i mucchietti di impasto siano leggermente distanziati l'uno dall'altro e che coprano in maniera più o meno uniforme lo strato di mele sottostante. Vi suggerisco di coprire le fettine di mela lungo i bordi prima di procedere verso l'interno. I mucchietti di impasto si allargheranno in cottura, fino a coprire in maniera quasi naturale tutto lo strato sottostante.
Pennellate ciascun mucchietto di pasta biscotto con la panna, spolverate con un po' di zucchero semolato e infornate di nuovo a 190° per circa 40 minuti.
Il vostro cobbler è pronto quando le mele appariranno leggermente caramellate e il biscotto risulterà ben dorato.
Lasciate raffreddare il cobbler per una ventina di minuti prima di servirlo, accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia.
NOTA:
- In un primo momento avevo pensato di usare cannella, zenzero e noce moscata, ma poi ho pensato che l'aroma della vaniglia, da solo, avrebbe restituito una minore complessità ed una maggiore rotondità nel sapore. Voi sentitevi liberi di giocare con le spezie che più vi piacciono!
- Il dolce è migliore appena sfornato, ma potete conservarlo fino al giorno successivo e riscaldarlo leggermente prima di servirlo.
Nessun commento:
Posta un commento